La sanità malata necessita d’interventi. Le cause e i rimedi
Intervista al Presidente Pierantonio Muzzetto
Le novelle legislative ultime, dalla Responsabilità, alle Dat e al riordino degli Ordini hanno segnato la linea Maginot della professione medica, attaccata da più parti e sacrificata sull’altare del “tutti insieme appassionatamente”, uniti nel task shifting, confusi nelle competenze più avanzate in altri ruoli, dal verbo regionale e dalle argomentazioni dei postulatori del cambiamento.
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Infatti da più parti si sta assistendo ad una crescita esponenziale delle discussioni tra colleghi che sfociano in segnalazioni sia alle Aziende sia all’Ordine, e si ha consapevolezza che il clima collaborativo fra i medici si stia sempre più affievolendo e stia lasciando il passo ad un irrigidimento, tale da produrre solo effetti non positivi per i singoli e per tutta categoria.
In questa situazione tutti i medici sono coinvolti senza esclusione di alcuno:ù i medici del territorio,della dipendenza, i liberi professionisti e gli specialisti.
L’esperienza dimostra come stia venendo meno soprattutto la comunicazione diretta, lasciando pensieri e commenti in sedi improprie di discussione che, invece che limitare i dissidi, tendono ad acuirli.
In tal senso l’Osservatorio tra i primi istituiti in Italia, è uno strumento esecutivo dell’Ordine, che si pone come naturale mediatore, in applicazione delle norme deontologiche e della legge istitutiva vigente.
Vuole altresì rappresentare un particolare momento di confronto tra i medici, in quei casi e in quelle circostanze in cui si crei, per vari motivi, un rapporto interprofessionale non adeguato.
Oppure quando si abbia una comunicazione difficile o non rispondente completamente ai principi del Codice Deontologico o qualora si esca da un tracciato di regole scritte o comportamentali, tanto da mettere in luce situazioni disdicevoli ed inadeguate all’essere medico tra medici: allorquando cioè si concretizzi un comportamento tra professionisti che evidenzi contrasti operativi.
L’obiettivo che si propone l’Ordine attraverso questo Osservatorio è quello di ricomporre le vertenze e prevenire atteggiamenti inopportuni, prima che sfocino in un vero e proprio intervento disciplinare, intrapreso dalla Presidenza della Commissione disciplinare medica o odontoiatrica.
E per questo chiedo la vostra attenta valutazione come anche la massima collaborazione, perché in momenti come questi è opportuno che ci si parli di più fra di noi e si faccia parlare meno delle vicende mediche, comportamentali, i giornali o se ne tratti nelle sedi giudiziarie.
Il medico che ritiene che vi sia stato un comportamento deontologicamente rilevante lo dovrà segnala con l’apposito MODULO ordinistico, disponibile sul sito sotto la voce OSSERVATORIO in Home Page, indirizzandolo all'attenzione del Presidente dell’Ordine attraverso la segreteria (preferibilmente per via informatica a: segreteria@omceopr.it), in forma debitamente firmata, di cui si assume la responsabilità.
A questo punto il Presidente attiverà l’Osservatorio di cui fanno parte su sua delega il vice-presidente e cinque fino a sette membri, quali consiglieri dell’Ordine deputati alla funzione.
I tempi sono brevi e l’Osservatorio, che viene riunito entro 30 giorni dal ricevimento della segnalazione, ha facoltà di affrontare la problematica esposta e d’individuare gli indirizzi da prendere per il caso in esame, al fine di giungere a una soluzione concertata e mediata nel rispetto delle regole, trasferendo le risultanze alla Presidenza.
Se non si raggiungesse un accordo o una rivisitazione dei comportamenti messi in discussione oppure ove se ne ravvisi la pertinenza, le problematiche saranno trattare nell’ambito delle commissioni disciplinari Omceo o Cao.
Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Parma
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