La sanità malata necessita d’interventi. Le cause e i rimedi
Intervista al Presidente Pierantonio Muzzetto
Le novelle legislative ultime, dalla Responsabilità, alle Dat e al riordino degli Ordini hanno segnato la linea Maginot della professione medica, attaccata da più parti e sacrificata sull’altare del “tutti insieme appassionatamente”, uniti nel task shifting, confusi nelle competenze più avanzate in altri ruoli, dal verbo regionale e dalle argomentazioni dei postulatori del cambiamento.
Ti trovi in: Home page > L'Ordine > Primo Piano
Il tirocinio formativo di preparazione all’Esame di Stato per l’abilitazione professionale in medicina e chirurgia? Di buon livello, ma lo si vorrebbe di maggior durata e con un percorso maggiormente coinvolgente nelle dinamiche lavorative.
E’ quanto emerso dai questionari distribuiti a circa 200 abilitandi in due anni (2012-2013) ed elaborati dalla Commissione Esami di Stato dell’Università degli Studi di Parma.
La valutazione del percorso è risultata positiva per la maggioranza dei partecipanti (sovrapponibili le percentuali del 2012 e del 2013). In particolare l’86% dei tirocinanti ritiene di aver accresciuto le proprie conoscenze, il periodo di formazione ha inoltre spinto a compiere approfondimenti personali (88,9%), ha offerto spunti e strumenti operativi (84,6%), ha fornito utili strumenti metodologici (77,8% e ha dato l’occasione per uno scambio di esperienze con altri colleghi (80,3%). Dal punto di vista del carattere teorico pratico il tirocinio è stato considerato adeguato alle esigenze per il 52,1% (in questo caso la percentuale sale al 71,4% per gli abilitandi del 2012), un po’ teorico per il 33,3% e troppo teorico per il 10,3%.
Per il 76,1% degli intervistati, inoltre, non è sufficiente un mese di tirocinio per comprendere le problematiche fondamentali della medicina in senso lato (come svolgere questo lavoro). Sotto la sufficienza (46%) poi la conoscenza maturata per la futura professione in seno all’esperienza formativa e al confronto con medici periti. Durante il tirocinio il 65% dei giovani ha potuto verificare una carente formazione di pratica medica, mentre il 56,4% ha avuto precise indicazioni per la formazione continua e basata sull’evidence based medicine.
Come dati di criticità va segnalato il fatto che sebbene il tirocinio sia risultato utile (ha contribuito alla formazione in modo concreto nel 76,9% dei casi), non si ha la convinzione che alla fine si sia nella condizione di adire alla professione, ad esempio di guardia medica o sostituzione (il 52,1% non si sentirebbe pronto). Un motivo di insicurezza che deve far ragionare sul ruolo di accademia e formazione professionale, anche perché è comune la considerazione che l’efficacia del tirocinio sarebbe maggiore qualora fosse più lungo. Da qui la necessità di una revisione del percorso universitario maggiormente orientato alla preparazione professionale.
Un ulteriore dato di riflessione è dato dalla constatazione che il massimo di “soddisfazione” formativa si ha in ambito del tirocinio presso gli studi dei medici di famiglia (92,3%), in cui si ha un rapporto diretto tutorato – tutor e si ha una sorta di educazione medica continua mutuata dall’esperienza trasmessa proprio dal tutor.
Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Parma
via Po 134 - 43125 Parma
tel. 0521.208818 - 234276 fax 0521.234276
segreteria@omceopr.it
ordinemedicidiparma@postecert.it