La sanità malata necessita d’interventi. Le cause e i rimedi

Intervista al Presidente Pierantonio Muzzetto

Le novelle legislative ultime, dalla Responsabilità, alle Dat e al riordino degli Ordini hanno segnato la linea Maginot della professione medica, attaccata da più parti e sacrificata sull’altare del “tutti insieme appassionatamente”, uniti nel task shifting, confusi nelle competenze più avanzate in altri ruoli, dal verbo regionale e dalle argomentazioni dei postulatori del cambiamento.

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Primo Piano

GRANDE AFFLUENZA AL DOPPIO APPUNTAMENTO DELL'ORDINE

SUCCESSO PER IL CONVEGNO SU FORMAZIONE E MEDICINA FISCALE E L'ASSEMBLEA ORDINARIA ANNUALE


CONVEGNO SULLA FORMAZIONE E SULLA MEDICINA FISCALE

in collaborazione e con il patrocinio della Fnomceo

 

Muzzetto: “Si vogliono riscrivere le competenze professionali, ma questo non può prescindere da un percorso di studi specifico da cui derivino specifiche responsabilità”

 

CON LA PARTECIPAZIONE DEL NUOVO PRESIDENTE NAZIONALE FNOMCEO

ROBERTA CHERSEVANI E DEL COMITATO CENTRALE

 

Sono intervenuti anche

 il Sottosegretario MIUR On. Davide Faraone

la Presidente XII Commissione del Senato Sen. Emilia Grazia De Biasi

il Senatore Giorgio Pagliari

 

Il vero cambiamento della sanità si attua attraverso una ridefinizione dei percorsi formativi: fattore dirimente e orientante le peculiarità delle varie professioni. E’ il messaggio forte emerso dal convegno nazionale “Il cambiamento in sanità tra formazione, responsabilità, nuovi modelli organizzativi e medicina fiscale - La questione professionale fra spending review e sostenibilità del sistema”, organizzato dall’Ordine dei Medici di Parma e dalla Presidenza Fnomceo, che si è svolto a Pqalazzo Soragna alla presenza di tutto il Comitato Centrale della Federazione.

“Si sta toccando nel vivo il futuro della categoria, con riguardo alle professioni sanitarie e con aspetti legislativi (Comma 566 della Legge di Stabilità e proposta di legge su “Atto medico e Responsabilità”) oggi sotto l’attenzione del mondo medico”, ha sottolineato il Presidente dell’Ordine dei Medici di Parma Pierantonio Muzzetto.

Alla base di tutto non c’è la tanto decantata modernizzazione del sistema sanitario (visto che siamo già tra i primi al mondo per qualità ed assistenza), ma in verità l’esigenza di far quadrare i conti: il fenomeno del task shifting consentirebbe infatti di concentrare molteplici prestazioni in capo a figure professionali a minor costo. Nessuno ci guadagna: non il medico disorientato su ruolo e mansioni, non le professioni sanitarie che si vedrebbero arricchite solo di maggiori incarichi e responsabilità, non il cittadino che ovviamente fruirebbe di prestazioni non adeguate.

Ecco quindi la riflessione del convegno: “Non è il legislatore (che tra l’altro non ha considerato il necessario coinvolgimento della categoria nel ripensamento delle professioni) che può scegliere chi deve fare cosa. Ma i titoli che attestano le reali competenze. Il vero cambiamento della sanità cioè si fa attraverso una ridefinizione dei percorsi formativi: fattore dirimente e orientante le peculiarità delle varie professioni.

Ovvero serve una specifica formazione, da cui derivino specifiche competenze, cui conseguano specifiche responsabilità. E’ il nuovo paradigma della medicina”, ha precisato il Presidente Muzzetto.

La seconda parte del convegno è stata dedicata alle novità che riguardano la Medicina Fiscale, alla luce della costituzione del Polo Unico di gestione e controllo delle assenze per malattia, introdotto con la riforma della Pubblica Amministrazione, che dà all’INPS la funzione di gestione e controllo, quale deterrente e fonte di risparmio per il settore pubblico e privato.

Data l’importanza delle tematiche, sono intervenuti il Sottosegretario MIUR Davide Faraone, la Presidente XII Commissione del Senato Emilia Grazia De Biasi, il Senatore Giorgio Pagliari e la nuova Presidente FNOMCeO Roberta Chersevani, oltre ad altri illustri relatori che hanno affrontato gli argomenti in questione sotto l’aspetto bioetico, professionale, giornalistico, giuridico e universitario.

Tra questi Maurizio Benato del Comitato Nazionale Bioetica, Gian Paolo Ceda Preside Facoltà Medicina e Chirurgia  Parma, Cesare Fassari Direttore quotidianosanità.it, Federica Ferraroni Direttore Scientifico della rivista La Medicina Fiscale, Guido Marinoni Componente Comitato Centrale FNOMCeO, Roberto Polillo medico già Segretario Nazionale CGIL Medici, Daniele Rodriguez, Ordinario di Medicina legale Università di Padova, Dario Sacchini Bioeticista Università Cattolica Roma, Maurizio Scassola Vice Presidente FNOMCeO, Gianluigi Spata componente Comitato Centrale FNOMCeO e Franco Vimercati Presidente FISM.

 

 

ASSEMBLEA ORDINARIA ANNUALE

 

PRESENTAZIONE DEI BILANCI DELL’ENTE

 

CERIMONIA DI CONSEGNA DI 23 MEDAGLIE D’ORO AI MEDICI CON 50 ANNI DI LAUREA

GIURAMENTO DI IPPOCRATE PER 108 NEO ABILITATI

 

“La tradizione di Parma nell’eccellenza va preservata e in alcuni ambiti rinnovata e ripristinata.

Come vanno ripristinati i valori che mettono il cittadino debole al centro, ovvero l’ammalato, e non i conti economici. O non solo i conti che condizionano il recupero di salute e d’efficienza dimentichi del senso etico dell’agire”. Ad affermarlo è il Presidente dell’Ordine dei medici di Parma Pierantonio Muzzetto nel corso dell’Assemblea Ordinaria Annuale che si è svolta sabato a Palazzo Soragna.

E’ stato sottolineato come “la collaborazione e la cooperazione sono da sempre fondamentali per un ottimale percorso di cura: dall’inizio del secolo scorso ogni atto è stato il frutto di una  programmazione, contrapposta ad una visione statica e fatalistica, considerando il lato umano della cura, il nuovo ruolo dell’ammalato che non va identificato con la malattia. E la Parma sanitaria che fu dev’essere la Parma sanitaria che è e che sarà, quale impegno di tutti e delle Istituzioni”.

L’Ordine non ha mai tralasciato di lavorare per la sua rinascita e per questo non verrà meno l’impegno a contribuire per il suo sviluppo, guardando con fiducia al rilancio del nostro nosocomio Maggiore e della Facoltà di Medicina e chirurgia, attraverso un ripensamento organizzativo dell’intera struttura con criteri di omogeneità e razionalità negli spazi, nelle articolazioni dell’assistenza e negli organici.

Occorre valorizzare in termini imprenditoriali questa azienda assolutamente atipica ed erroneamente considerata solo un costo. Perché il ‘prodotto’ finale è la salute: di per sé volano di crescita della società e dell’economia. Una società in salute è infatti una società in grado di produrre, e dunque produttiva”, continua Muzzetto.

La relazione morale ha poi toccato temi nazionali in cui l’Ordine di Parma è in prima linea: contrastare l’interpretazione prettamente economicistica del lavoro del medico, favorendo un processo riconoscimento al medico de ruolo di coordinatore delle funzioni diversificate nelle équipe multi professionali. Occorre salvaguardare la categoria in un momento in cui “è evidente la volontà d’agire soprattutto nell’ottica dei tagli e di procedere con sperimentazioni industriali in sanità, attraverso l’attuazione di uno shifting professionale che avrà come effetti prestazioni inferiori e a minor costo”. In queste settimane si è parlato tanto di appropriatezza prescrittiva, di liste d’attesa, di spesa per gli esami diagnostici, ma le vere cause di sprechi e di inefficienze dove presenti, non sono la negligenza del medico o le conseguenza della medicina difensiva, “ma la trascuratezza organizzativa, l’obsolescenza delle strutture e delle apparecchiature, la carenza di specialisti, le molteplici centrali d’acquisti. E ancora la sempre più precoce dimissione degli ammalati, per la forzata vocazione ospedaliera alla ‘cura sempre più breve, del sintomo-patologia acuta, costringendo l’accesso poi in altra struttura per la gestione della patologia sub-critica, forse facilmente, considerata cronica. Prima di tagliare quindi si intervenga dove veramente serve”.

L’Ordine inoltre è in prima linea circa la problematica formativa e occupazionale dei giovani medici, la formazione professionale che va riformulata e la questione dei contenziosi medico legali: “Abbiamo offerto a livello nazionale il nostro contributo per promuovere una legge che incida sulla doppia sentenza che grava  sull’errore medico, penale e contabile, in ambito di responsabilità, appellandoci all’univocità del reato e della sua sanzione o assoluzione e che lo tuteli da inutili e pretestuosi contenziosi”.

 

Tanti i temi caldi della professione analizzati nel corso dell’Assemblea, cui vanno aggiunti quelli che riguardano la categoria degli Odontoiatri. “Oltre alla purtroppo annosa questione dell’abusivismo e prestanomismo, alle prestazioni sottocosto offerte da catene di franchising, alle conseguenze sulla salute della crisi economica, si fa sempre più pressante il problema occupazionale per i giovani. La generazione mille euro colpisce anche i dentisti e occorre ripensare ai percorsi formativi, che puntino su un numero minore di corsi, purché eccellenti”, ha affermato il Presidente degli Odontoiatri Angelo Di Mola.

Ma l’Assemblea ordinaria annuale degli iscritti oltre a una giornata di lavoro, in cui sono stati presentati e approvati i Bilanci Preventivo 2015, Consuntivo 2014 e Preventivo 2016, è stata soprattutto un momento di festa, con la consegna di 23 medaglie ai medici che hanno raggiunto i 50 anni di laurea. E, come ideale passaggio di testimone, c’è stato il Giuramento di Ippocrate per 108 neo abilitati, come primo e significativo atto d’ingresso dei giovani medici nella comunità professionale di Parma.

 

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02/08/2018

Cerco lavoro come igienista dentale

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