Muzzetto: una Legge che guarda al nostro Codice Deontologico. Monaco (Fnomceo): un convegno di altissimo spessore
Oltre 270 colleghi hanno partecipato al convegno “Biotestamento e cura: una riflessione sulla complessità dell’atto medico - Dal Biodiritto alla prassi clinica nel rispetto della dignità del vivere e del morire”, organizzato dall’Ordine dei medici di Parma e patrocinato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri italiani, dal Comune di Parma e dall’Ordine degli Avvocati di Parma.
L’evento che si è svolto allo Starhotel du Parc venerdì 11 maggio ha suscitato molto interesse, con una dettagliata analisi della Legge 219/2017 (GU n. 12 del 16 gennaio 2018), tra diritto del paziente e dovere-diritto del medico. L’ambito è quello del diritto e delle norme costituzionali: dall’obiezione di coscienza al criterio di beneficialità, tenendo saldo il rapporto di cura medico-paziente.
“Una giornata di riflessione e confronto sulla funzione del medico in particolari momenti della vita del paziente, alla luce della nuova legge sul Biotestamento. Un tema delicato e importantissimo che prima d’ora era trattato nero su bianco esclusivamente sul nostro Codice Deontologico, alla cui ultima stesura, anche negli articoli riguardanti il fine vita, molta parte ha giocato proprio l’Ordine dei medici di Parma. E proprio al Codice Deontologico ha guardato il legislatore nella stesura della Legge 219. Una legge che, vista la materia, di certo non ne esaurisce la complessità, ma che comunque dà indicazioni su alcuni punti>, spiega Pierantonio Muzzetto Presidente Ordine Medici di Parma, Docente di Etica e Deontologia Medica Università di Parma.
Gianfranco Iadecola, Giurista – Già Magistrato della Corte di Cassazione è poi intervenuto su “Gli aspetti legislativi e la responsabilità professionale medica da carenza di consenso: danno al diritto di autodeterminazione o danno al diritto alla salute?”. Di “Biodiritto: dall'autodeterminazione delle cure alle decisioni di fine vita alla luce della norma Costituzionale (artt. 13 e 32). Modelli comparati e argomenti”, ha poi parlato Antonio d’Aloia, Ordinario Diritto Costituzionale Università di Parma, Presidente Centro universitario di Bioetica (UCB).
Sulle “DAT: il nuovo cambio di passo della Deontologia”, ha relazionato Maurizio Benato, Componente Consiglio Nazionale Bioetica. Ha analizzato “La legge in chiaroscuro: dalla cura all’interruzione delle Cure. Il medico e il coraggio delle scelte nella programmazione delle cure”, Rossana Cecchi, Direttore UOC di Medicina Legale dell’Università di Parma, mentre Sandra Rossi, Direttore UOC Anestesia e Rianimazione 1 dell’Azienda Ospedaliera di Parma ha concluso la mattinata intervenendo su ”L'entità delle cure in Rianimazione: quando, e se, sospendere il trattamento intensivo”.
La sessione pomeridiana si è focalizzata invece sul rispetto delle volontà del paziente e sul rafforzamento del rapporto di cura e in particolare si è parlato del ruolo del medico e della palliazione, esaminando limiti ed estensioni, mettendo in evidenza la pratica quotidiana con le esperienze a confronto.
Tra i relatori Francesco Leonardi, Direttore UOC Oncologia – Azienda Ospedaliera di Parma, che ha parlato de “L’oncologo di fronte alla mutazione dell’approccio terapeutico e umano nella limitazione della sofferenza: la cura della persona assistita nell’accompagnamento a tutela della sua dignità nelle fasi finali della vita”. Paolo Ronchini, Vice Presidente Ordine dei Medici di Parma ha invece portato del medico di famiglia con “La valutazione del MMG del rapporto medico paziente dalla continuità delle cure all’assistenza del fine vita. De “La terapia del dolore: non accanimento terapeutico e non interferenza sulle dichiarazioni anticipate ma espressione etica dell’autodeterminazione del paziente”, ha riferito Maurizio Leccabue, Direttore UOC f.f. Anestesia e Rianimazione 2 - Azienda Ospedaliera di Parma. Infine Nicola Cucurachi, Docente di Medicina Legale - Università di Parma, ha spiegato “Gli aspetti medico legali della condotta medica in caso di DAT e il rapporto medico e paziente fra legge e deontologia”.
Insieme al presidente Muzzetto, ha moderato l’incontro Roberto Monaco Segretario Nazionale FNOMCEO, che ha definito la nostra una “bellissima e accogliente comunità professionale” e il convegno “di altissimo livello contenutistico. A tal punto che riterrei opportuna la divulgazione degli atti di questa giornata a tutti gli Ordini d’Italia e, perché no, organizzare a Parma un convegno nazionale in materia, a distanza di un anno dall’uscita della Legge”.