La sanità malata necessita d’interventi. Le cause e i rimedi
Intervista al Presidente Pierantonio Muzzetto
Le novelle legislative ultime, dalla Responsabilità, alle Dat e al riordino degli Ordini hanno segnato la linea Maginot della professione medica, attaccata da più parti e sacrificata sull’altare del “tutti insieme appassionatamente”, uniti nel task shifting, confusi nelle competenze più avanzate in altri ruoli, dal verbo regionale e dalle argomentazioni dei postulatori del cambiamento.
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Approfittiamo dello spazio destinato all'editoriale per commemorare, per tutti gli iscritti all’Ordine dei medici di Parma, l’amico Faliero Musiari. Facciamo ora questo gesto perché in occasione dell’Assemblea ordinaria annuale, che si è svolta il 25 ottobre scorso, egli è stato ricordato con semplici parole: “Ci ha lasciato Faliero Musiari, che è stato Presidente del nostro Ordine dal 1991 al
Nel rispetto del suo pensiero perciò nell’occasione assembleare non abbiamo proceduto a una sua commemorazione ufficiale. Lo facciamo adesso, sulle pagine della rivista da lui tanto amata, perché diretto a tutti i medici della provincia.
Oggi, come presidente dell’Ordine dei Medici di Parma e come anche suo successore di quella Federazione regionale che contribuì a istituire negli anni Ottanta, lo ricordo come collega e come amico, un po’ schivo ma sempre diretto e intellettualmente onesto, qualità che gli sono sempre state riconosciute in tutti questi anni.
“Egli nella sua carriera ordinistica ha espresso importanti concetti con poche parole mirate ed efficaci, nel ‘baillame’ di un’esistenza moderna ove l’arroganza sta inquinando il vivere civile e ove l’indolenza e la volgarità diventano caratteristiche di una vita sociale, in cui è indispensabile ribadire l’impegno, ancor’oggi, dell’uomo autentico e del medico genuino”.
Con queste parole fu consegnata al Dott. Musiari da Tiberio d’Aloia, allora fresco d’incarico e suo successore, un riconoscimento che egli considerò alla carriera, per i 50 anni di laurea.
In quell’occasione – era il 15 aprile del 2000 – infatti affermò, in merito: “E’ un dono che interpreto come un “Oscar” dato per i miei 36 anni di appartenenza al Consiglio dell’Ordine, 18 da Consigliere, 9 da vice Presidente, 9 da presidente, 3 anni come Presidente Frer”.
Il Dott. Musiari, Faliero, infatti è stato Consigliere dell’Ordine dall’1/1/1964, vice presidente dal 1980 al 28/10/1991, Presidente all’1/1/1991 al 31/12/1999. Presidente Fimmg dal 1980 al 1994, per tre anni, dal 1985 al 1988 è stato presidente della Federazione regionale degli Ordini dell’Emilia Romagna e per altrettanti (dal 1998 al 2000) è stato componente del Comitato etico dell’Azienda ospedaliera.
E’ stato uno degli artefici del sindacato dei medici di famiglia che ricercava l’unità e la rappresentatività della categoria, in una fase importante delle riforme sanitarie che nel tempo si sono succedute. E anche fautore del servizio di guardia medica, oggi continuità assistenziale, e anche operò perché si realizzasse una sorta di mutuo soccorso per i medici bisognosi. Sotto la sua presidenza ha inaugurato il giuramento di Ippocrate per i giovani medici, che volle anche rappresentati all’interno del Consiglio dell’Ordine.
Oggi, dopo tanti anni, devo dire con serenità di giudizio che, come presidente, non si è mai tirato indietro nella funzione di magistrato deontologico e si è sempre presentato con grande dignità a livello istituzionale.
Sempre attuali le sue parole in merito al ruolo del nostro Ente: “Il compito del Presidente dell’Ordine negli anni si è fatto non solo sempre più difficile e di grande impegno e responsabilità, ma addirittura spesso pesante per le tante difficoltà che si incontrano nei rapporti con gli iscritti, i cittadini, gli enti pubblici e privati, aziende sanitarie, Comuni, Provincia e anche talvolta religiosi”. Parole attuali per noi che gli siamo succeduti.
A nostra volta, con quell’affetto ricambiato, lo ricordiamo ancora fra noi, anche se siamo consapevoli del fatto che con la sua scomparsa Faliero lascia un senso di profondo vuoto, perché se ne va una parte importante della nostra vita professionale e ordinistica.
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